Siena

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L’ARCHIVIO DELL’INQUISIZIONE DI SIENA

 

L’Archivio dell’Inquisizione di Siena si formò con la prima attività del tribunale dell’Inquisizione della città, attorno alla metà del Cinquecento. Quando il tribunale fu abolito, come tutti gli altri tribunali della Toscana, con motuproprio del 5 luglio 1782 dal granduca Pietro Leopoldo, i documenti dell’agenzia inquisitoriale senese furono depositati presso l’Archivio vescovile di Siena. Lì rimasero fino al 1911, anno in cui, per decreto del Sant’Uffizio, furono trasferiti a Roma.

Il fondo senese, composto di circa 225 pezzi tra codici, volumi e altri materiali d’archivio, deve essere ritenuto sostanzialmente completo, eccezion fatta per il primo volume della serie principale, che si trova attualmente nell’Archivio notarile di Siena.

L’Archivio è aperto alla consultazione degli studiosi in tutta la sua estensione, alle condizioni stabilite nell’apposito Regolamento per gli studiosi dell’Archivio del Dicastero per la Dottrina della Fede.